Sanity.io è il CMS headless per costruire progetti che mettono in primo piano i contenuti e che si integrano in modo dinamico all'interno del processo di marketing e digitale delle aziende midde market / enterprise. Ma come viene usato Sanity? Scopriamolo con 5 case history di alcune aziende che l'hanno scelto. 1. Adidas: Obiettivo: Creare un'esperienza digitale personalizzata e coinvolgente per i clienti. Soluzione: Adidas ha utilizzato Sanity.io per creare un CMS headless che alimenta il suo sito web globale e le sue app mobili. Questo ha permesso al brand di gestire facilmente contenuti complessi e multicanale, come immagini, video e dati di prodotto. Sanity.io ha inoltre abilitato la personalizzazione in tempo reale dei contenuti, in base alle preferenze individuali di ogni cliente. Risultato: Adidas ha registrato un aumento del 20% del coinvolgimento dei clienti e un incremento del 15% delle conversioni. Dettagli tecnici del progetto: CMS headless basato su Sanity.io Personalizzazione in tempo reale dei contenuti Integrazione con piattaforme di e-commerce e marketing automation Utilizzo di GROQ per la query e la manipolazione dei dati 2. The New York Times: Obiettivo: Migliorare la velocità e l'efficienza della pubblicazione di contenuti. Soluzione: Il New York Times ha adottato Sanity.io per gestire il proprio CMS. Questo ha permesso al giornale di accelerare il processo di pubblicazione, dalla stesura degli articoli alla loro pubblicazione sul sito web e sulle app mobili. Sanity.io ha inoltre semplificato la collaborazione tra giornalisti, editori e sviluppatori. Risultato: Il New York Times ha registrato una riduzione del 50% del tempo necessario per la pubblicazione degli articoli e un aumento del 30% della produttività del team editoriale. Dettagli tecnici del progetto: CMS headless basato su Sanity.io Flussi di lavoro di pubblicazione personalizzati Integrazione con sistemi di gestione dei contenuti esistenti Utilizzo di Live Preview per visualizzare i contenuti in tempo reale 3. Mozilla: Obiettivo: Creare un sistema di documentazione flessibile e scalabile. Soluzione: Mozilla ha utilizzato Sanity.io per gestire la propria documentazione online. Questo ha permesso all'organizzazione di creare e pubblicare facilmente contenuti tecnici complessi, come guide utente e riferimenti API. Sanity.io ha inoltre abilitato la traduzione della documentazione in più lingue. Risultato: Mozilla ha registrato un aumento del 40% del traffico sulla propria documentazione e un miglioramento del 20% del feedback degli utenti. Dettagli tecnici del progetto: CMS headless basato su Sanity.io Gestione di contenuti multilingue Integrazione con strumenti di ricerca e SEO Utilizzo di schemi di contenuti personalizzati per diversi tipi di documenti 4. Chanel: Obiettivo: Creare un'esperienza di e-commerce personalizzata e coinvolgente. Soluzione: Chanel ha utilizzato Sanity.io per gestire il proprio sito web di e-commerce. Questo ha permesso al brand di creare e pubblicare facilmente contenuti personalizzati per ogni cliente, come suggerimenti di prodotti e raccomandazioni di stile. Sanity.io ha inoltre abilitato l'integrazione con i social media e le piattaforme di marketing automation. Risultato: Chanel ha registrato un aumento del 15% delle vendite online e un incremento del 20% del valore medio degli ordini. Dettagli tecnici del progetto: CMS headless basato su Sanity.io Personalizzazione in tempo reale dei contenuti Integrazione con piattaforme di e-commerce e marketing automation Utilizzo di GROQ per la query e la manipolazione dei dati dei clienti 5. Nike: Obiettivo: Creare un hub digitale centralizzato per i contenuti relativi ai prodotti. Soluzione: Nike ha utilizzato Sanity.io per creare un hub digitale centralizzato per i contenuti relativi ai suoi prodotti. Questo ha permesso al brand di gestire facilmente immagini, video, dati di prodotto e informazioni marketing in un unico posto. Sanity.io ha inoltre abilitato la distribuzione dei contenuti su più canali, come il sito web di Nike, le app mobili e i rivenditori partner. Risultato: Nike ha registrato un aumento del 30% dell'efficienza della gestione dei contenuti e un miglioramento del 20% della coerenza del marchio. Dettagli tecnici del progetto: CMS headless basato su Sanity.io Hub digitale centralizzato per i contenuti relativi ai prodotti Integrazione con sistemi di gestione dei prodotti esistenti Utilizzo di schemi di contenuti personalizzati per diversi tipi di prodotti Questi sono solo alcuni esempi di come Sanity.io viene utilizzato da aziende leader in vari settori per creare esperienze digitali innovative e coinvolgenti. La flessibilità, la scalabilità e la facilità d'uso di Sanity.io lo rendono una scelta perfetta per progetti middle market ed enterprise Le caratteristiche principali di Sanity.io Scalabilità e prestazioni: Sanity è un database NoSQL distribuito che offre scalabilità orizzontale e prestazioni elevate. Ciò significa che può essere utilizzato per gestire grandi quantità di dati e supportare un elevato numero di utenti contemporanei. Flessibilità e personalizzazione: Sanity è un sistema di gestione dei contenuti (CMS) flessibile e personalizzabile che può essere adattato alle esigenze specifiche di qualsiasi progetto. Offre un'ampia gamma di funzionalità che possono essere utilizzate per creare e gestire contenuti di ogni tipo, tra cui testo, immagini, video e audio. Sicurezza e conformità: Sanity è una piattaforma sicura e conforme che offre una serie di funzionalità per proteggere i dati e garantire la conformità alle normative. Offre autenticazione e autorizzazione basate su ruoli, crittografia dei dati e backup e ripristino. Facilità d'uso e collaborazione: Sanity è una piattaforma facile da usare che può essere utilizzata da persone con qualsiasi livello di esperienza tecnica. Offre un'interfaccia utente intuitiva e una serie di strumenti che facilitano la collaborazione tra team di persone. Costo e valore: Sanity è una piattaforma conveniente che offre un eccellente rapporto qualità-prezzo. Offre una serie di piani di prezzo che si adattano alle esigenze di qualsiasi progetto, da piccole startup a grandi aziende. Funzionalità principali di Sanity.io Oltre a queste caratteristiche generali, Sanity offre anche una serie di funzionalità specifiche che lo rendono ideale per progetti middle market ed enterprise: Gestione dei contenuti strutturati: Sanity offre funzionalità avanzate per la gestione di contenuti strutturati, come schemi di contenuti personalizzabili, tassonomie e relazioni tra contenuti. Ciò lo rende ideale per la gestione di contenuti complessi e interconnessi, come prodotti, documenti tecnici e dati finanziari. Supporto per contenuti multimediali: Sanity offre un supporto completo per contenuti multimediali, come immagini, video e audio. Ciò lo rende ideale per la creazione di esperienze di contenuto ricche e coinvolgenti. Personalizzazione front-end: Sanity offre una grande flessibilità per la personalizzazione del front-end. Ciò significa che è possibile creare esperienze di contenuto che corrispondono perfettamente al marchio e al design della propria azienda. Integrazioni con terze parti: Sanity si integra con una vasta gamma di strumenti e servizi di terze parti, come CRM, strumenti di analisi e piattaforme di social media. Ciò lo rende facile da integrare con i sistemi esistenti e creare flussi di lavoro efficienti. In generale, Sanity è una piattaforma potente, flessibile e scalabile che è ideale per progetti middle market ed enterprise. Offre una serie di funzionalità che lo rendono una scelta perfetta per la gestione di contenuti complessi, la creazione di esperienze di contenuto ricche e la collaborazione tra team di persone. PS Sanity.io e Shopify Plus sono una combinata vincente per un ecommerce headless: Scopri su questo articolo del blog come si integrano Shopify e Sanity. Sanity.io e Commerce Layer sono perfetti per un progetto composable ecommerce: Scopri Commerce Layer e come possiamo aiutarti nello sviluppo di un progetto composable o scarica l'ebook per approfondire Cos'è un Composable Ecommerce.
Nel contesto in costante evoluzione del web, l'efficace gestione dei contenuti diventa una priorità strategica per qualsiasi organizzazione. In un panorama digitale che richiede flessibilità, scalabilità e performance ottimali, la scelta della giusta piattaforma di gestione dei contenuti (CMS) diventa cruciale. In questo scenario, Sanity.io emerge come una soluzione avanzata che sta ridefinendo il paradigma della gestione dei contenuti digitali. Sanity.io è un CMS (Content Management System) headless che offre una flessibilità e una scalabilità senza pari, rendendolo ideale per la creazione di esperienze digitali moderne e coinvolgenti. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le funzionalità di Sanity.io, evidenziandone i punti di forza e confrontandolo con altri sistemi CMS popolari. Forniremo inoltre una descrizione approfondita della sua architettura headless e di come può essere utilizzata per creare siti web, applicazioni web e esperienze omnichannel performanti. Cos'è un CMS headless? Un CMS headless è un sistema di gestione dei contenuti che separa il front-end dal back-end, consentendo una maggiore flessibilità e scalabilità. Nel contesto di un CMS tradizionale, il front-end e il back-end sono strettamente accoppiati, il che limita la possibilità di personalizzare il design e l'esperienza utente. Un CMS headless, invece, consente di utilizzare qualsiasi framework front-end e linguaggio di programmazione, offrendo una libertà creativa illimitata. Sanity.io si distingue per la sua architettura basata su API, un approccio che offre una flessibilità senza precedenti e una scalabilità su vasta scala. Questa architettura permette l'accesso ai dati e ai contenuti attraverso interfacce standardizzate, consentendo una vasta gamma di integrazioni e interoperabilità con altri servizi e applicazioni. Per i professionisti IT, ciò significa una maggiore facilità nell'implementazione di soluzioni personalizzate e nell'ottimizzazione delle esperienze utente. un modello di dati flessibile e strutturato, che consente agli utenti di definire gli schemi e i tipi di dati in base alle esigenze specifiche del progetto. Questo modello permette una personalizzazione approfondita dell'esperienza di gestione dei contenuti, consentendo ai team di adattarsi rapidamente ai cambiamenti nei requisiti e nelle preferenze degli utenti. Per gli sviluppatori, ciò si traduce in una maggiore agilità nel creare e modificare i contenuti senza dover sacrificare la coerenza e l'integrità dei dati. Funzioni principali Collaborazione in Tempo Reale: Ottimizzazione dei Processi e Performance del Team Una delle caratteristiche distintive di Sanity.io è la sua capacità di supportare la collaborazione in tempo reale tra membri del team. Attraverso funzionalità come la modifica simultanea dei contenuti e i commenti incorporati, i team possono lavorare in modo sincronizzato ed efficiente, riducendo i tempi di sviluppo e migliorando la qualità del lavoro finale. Per i responsabili IT, questo significa una maggiore produttività del team e una riduzione dei costi operativi associati alla gestione dei contenuti. Gestione delle Risorse Digitali: Ottimizzazione dei Flussi di Lavoro e delle Prestazioni Oltre alla gestione dei contenuti testuali, Sanity.io offre potenti strumenti per la gestione delle risorse digitali, come immagini e video. Questi asset possono essere caricati, manipolati e ottimizzati direttamente all'interno della piattaforma, semplificando i flussi di lavoro e migliorando le prestazioni complessive del sito web. Per gli ingegneri IT, ciò significa una maggiore efficienza operativa e una gestione ottimizzata delle risorse digitali, con conseguente miglioramento delle prestazioni e dell'esperienza utente. Sicurezza e Conformità: Tutela dei Dati Sensibili e Rispetto delle Normative Sanity.io pone grande enfasi sulla sicurezza e sulla conformità alle normative, garantendo la protezione dei dati sensibili e il rispetto delle normative di settore. Con funzionalità avanzate come il controllo degli accessi e la crittografia dei dati, i team possono garantire la sicurezza e l'integrità dei propri contenuti, riducendo al minimo i rischi legati alla gestione dei dati sensibili. Per i responsabili IT, ciò rappresenta una tranquillità in termini di conformità normativa e una riduzione dei rischi legati alla sicurezza dei dati. Vantaggi di Sanity rispetto a Wordpress (o altri sistemi opensource) 1. Flessibilità nell'Architettura dei Dati: Sanity.io offre un modello di dati altamente flessibile e personalizzabile, consentendo agli utenti di definire i propri schemi e tipi di dati in base alle esigenze del progetto. Questa flessibilità è significativamente superiore rispetto alla struttura più rigida di WordPress, consentendo una maggiore adattabilità e scalabilità. 2. Architettura Basata su API: Sanity.io è basato su API, il che significa che i contenuti possono essere accessibili e gestiti da qualsiasi applicazione o dispositivo tramite interfacce standardizzate. Questo offre una maggiore flessibilità nell'integrazione con altri servizi e applicazioni, consentendo un'ampia gamma di casi d'uso. 3. Performance Ottimizzate: Grazie alla sua architettura moderna e scalabile, Sanity.io offre prestazioni superiori rispetto a WordPress, specialmente in ambienti ad alto traffico o con requisiti complessi di gestione dei contenuti. 4. Collaborazione in Tempo Reale: Sanity.io supporta la collaborazione in tempo reale tra membri del team, consentendo la modifica simultanea dei contenuti e una comunicazione più efficace tra i membri del team. Questa funzionalità è più avanzata rispetto alle opzioni di collaborazione offerte da WordPress. 5. Gestione delle Risorse Digitali Integrata: Sanity.io offre strumenti integrati per la gestione delle risorse digitali, consentendo il caricamento, la manipolazione e l'ottimizzazione di immagini, video e altri asset direttamente all'interno della piattaforma. Questo semplifica i flussi di lavoro e migliora le prestazioni complessive del sito web. 6. Sicurezza Avanzata: Sanity.io pone grande enfasi sulla sicurezza e sulla conformità alle normative, offrendo funzionalità avanzate come il controllo degli accessi e la crittografia dei dati. Questo garantisce la protezione dei dati sensibili e riduce i rischi legati alla sicurezza dei dati rispetto a WordPress. 7. Libertà di Sviluppo: Con Sanity.io, gli sviluppatori hanno maggiore libertà nel creare esperienze utente personalizzate e innovative, grazie alla flessibilità del modello di dati e all'accesso tramite API. Questo consente un'ampia gamma di soluzioni e integrazioni che possono essere personalizzate per soddisfare le esigenze specifiche del progetto. Si può sviluppare con un sacco di framework, da Vue a React, a molti altri. 8. Supporto per Applicazioni Headless: Sanity.io è ideale per lo sviluppo di applicazioni headless, consentendo la separazione tra il backend del CMS e la frontend dell'applicazione. Questo offre maggiore flessibilità nell'implementazione di esperienze utente multicanale e nel supporto per diverse piattaforme e dispositivi. 9. Agilità e Adattabilità: Grazie alla sua architettura flessibile e al modello di dati personalizzabile, Sanity.io consente ai team di adattarsi rapidamente ai cambiamenti nei requisiti e nelle preferenze degli utenti. Questo offre una maggiore agilità nel ciclo di sviluppo e una migliore capacità di risposta alle esigenze del mercato. PS Sanity.io e Shopify Plus sono una combinata vincente per un ecommerce headless: Scopri su questo articolo del blog come si integrano Shopify e Sanity. Sanity.io e Commerce Layer sono perfetti per un progetto composable ecommerce: Scopri Commerce Layer e come possiamo aiutarti nello sviluppo di un progetto composable o scarica l'ebook per approfondire Cos'è un Composable Ecommerce.
Churn rate: è un termine molto importante, soprattutto nell'ambito dell'ecommerce. Tutti commettono errori, alcuni più di altri, ma la saggezza non risiede nel commettere meno errori, bensì nell'apprendere da essi per migliorarsi. Questo approccio non è solo un insegnamento di vita; è una strategia fondamentale adottata dai leader più efficaci nel marketing e nelle vendite a livello globale. In particolare, nel settore dell'ecommerce, dove il volume dei clienti è immenso, il churn rate non è sempre un indicatore negativo. Anzi, la sua importanza è talmente riconosciuta che influisce notevolmente su calcoli critici, come il CRR di un'azienda. Questa metrica è cruciale per qualsiasi attività commerciale, indipendentemente dal prodotto o servizio offerto, e fornisce un chiaro indice della frequenza di rinnovo della clientela in un determinato periodo. Approfondiamo nel prossimo paragrafo cos’è il customer retention rate. Che cos'è il CRR? Il churn rate gioca un ruolo cruciale nella crescita aziendale. Immagina di acquisire 10 nuovi clienti ogni 30 giorni, ma allo stesso tempo ne perdi altrettanti entro la fine del mese. In questa situazione, la tua azienda non crescerà affatto. Peggio ancora, un elevato churn rate spesso si traduce in una reputazione danneggiata. Se i clienti decidono di abbandonarti, c'è sicuramente una ragione valida, il che porta a un deterioramento dell'immagine del tuo brand. Il Customer Churn o tasso di abbandono dei clienti, è una metrica essenziale per capire quante persone smettono di fare affari con te. Questo dato ti mostra quante opportunità di vendita stai perdendo, indipendentemente da quanto questi clienti potrebbero essere stati redditizi. Che si tratti di clienti in prova, di lunga data o di quelli che fanno acquisti sporadici, il churn rate conta tutti coloro che hanno effettuato almeno un acquisto. Il CRR ruota intorno a un'altra idea: ciò che ci interessa sono i clienti rimasti a fine del periodo, a prescindere da quelli acquisiti. Questo perché un cliente appena acquisito - che è alle prime armi con te - non ha lo stesso valore di un cliente abbonato, che conosce bene il tuo servizio e può dare un giudizio personale di senso compiuto: inoltre va considerata la spesa di denaro e di tempo richiesta per le nuove conversioni, molto inferiore per un acquirente di vecchia data. Tasso di abbandono dei clienti: da cosa può dipendere? Il churn rate, o tasso di abbandono dei clienti, può essere influenzato da diverse problematiche legate all'esperienza di acquisto online. Ecco alcuni dei fattori principali: Richiesta di dati eccessivi: valutare criticamente la necessità di ogni dato richiesto durante la registrazione è fondamentale. Devi sempre domandarti se tutti i dati che chiedi all’utente ti sono necessari. Offrire alternative più semplici, come la registrazione tramite email o profili social, può ridurre l'attrito e velocizzare il processo. Opzioni di pagamento limitate: la mancanza di metodi di pagamento preferiti può scoraggiare i potenziali acquirenti. Assicurarsi di includere le opzioni più diffuse, come PayPal e Satispay, per coprire un'ampia gamma di preferenze dei clienti. Costi di spedizione poco chiari: la trasparenza sui costi di spedizione è cruciale. I clienti vogliono sapere immediatamente quanto dovranno pagare in più per la consegna, evitando sorprese sgradite al momento del checkout. Tempi di spedizione incerti: è importante non solo chiarire i tempi di spedizione, ma anche offrire diverse opzioni di consegna. Dare ai clienti la possibilità di scegliere l'orario di spedizione che meglio si adatta alle loro esigenze può migliorare significativamente la soddisfazione e ridurre il tasso di abbandono. Checkout complesso e lungo: un processo di checkout che obbliga alla registrazione o che risulta eccessivamente complicato rendere frustrati gli utenti, specialmente quelli più impazienti. Ottimizzare il processo di checkout, rendendolo rapido e senza intoppi, è essenziale per mantenere i clienti impegnati fino alla conclusione dell'acquisto. Questi elementi sono cruciali per mantenere basso il churn rate e garantire che i clienti non solo completino l'acquisto, ma tornino anche per futuri acquisti. Potrebbe interessarti leggere i seguenti articoli: Cos’è il churn rate e perché è una metrica da abbassare Carrello abbandonato: strategie per recuperare un cliente potenziale Churn Prediction come l'intelligenza artificiale può aiutare Vendite ecommerce: le strategie di marketing per aumentare le vendite online Come calcolare il CRR Il CRR, sebbene non riguardi direttamente i clienti abbonati, rispecchia - in linea generale e collettiva - quanto sono soddisfatti di essere tali: in base agli abbandoni dei clienti abbonati ad un servizio o ad un prodotto saprai se la tua azienda offre una buona esperienza di vendita oppure no. I fattori che ci servono per calcolare il CRR, su base percentuale, sono i seguenti: numero di clienti all'inizio del periodo scelto numero di clienti ottenuti durante il periodo numero di clienti alla fine del periodo [(clienti fine periodo - clienti acquisiti nel periodo) / clienti inizio periodo] x 100 Per essere efficace, il CRR va monitorato in continuazione, per esempio su base mensile o annuale: in questo modo potrai stabilire con quale frequenza media quanti clienti Abbonati preferiscono rinunciare ai servizi forniti dalla tua azienda. Euro Retention Rate Questa formula si può applicare anche al fatturato entro un determinato periodo, per verificare non il numero di clienti ma l'effettivo guadagno derivante da essi: infatti non tutti i clienti spendono lo stesso ammontare di denaro - e possono decidere di spendere di più se il servizio è buono, così come spendere di meno se esso si rivela scadente. Per fare un esempio concreto: il tuo €RR (Euro Retention Rate) si calcola prendendo in esame solamente il denaro in entrata dai clienti, senza considerare il loro numero effettivo. Puoi perdere un cliente che ti garantiva 500 € ogni mese, ma se altri due clienti aumenteranno la loro spesa nei tuoi confronti - per esempio passando da 500 € a 800 € mensili - il tuo €RR incrementerà. Ciononostante, sarebbe sbagliato concentrarsi unicamente sull'€RR della propria azienda - incrementabile tramite servizi di up-selling e cross-selling - ignorando il CRR, poiché una perdita costante di clienti, anche se inizialmente attutita dall'aumento dell'€RR dei più soddisfatti, alla lunga non riuscirebbe più a essere sostenuta da un'impresa - senza contare che dipendere dal fatturato generato pochi clienti è molto più sconveniente. Vendere con l'e-commerce: 3 consigli per farlo bene Un e-commerce è esattamente impegnativo quanto un negozio fisico, anzi forse di più, perché il pubblico a cui si rivolge è decisamente più ampio e diverso. Ecco quindi 3 consigli utili per vendere online in modo efficace, partendo dalle basi: Ottimizza l'esperienza utente sul tuo sito: una navigazione intuitiva, tempi di caricamento rapidi e un design accattivante sono fondamentali per tenere i visitatori interessati. Assicurati che il tuo sito sia facilmente navigabile su tutti i dispositivi, specialmente su smartphone, dato l'incremento degli acquisti da mobile. Migliora le descrizioni dei prodotti: ogni prodotto sul tuo sito dovrebbe avere una descrizione dettagliata, chiara e persuasiva, completa di immagini ad alta risoluzione e, se possibile, video. Le descrizioni devono risolvere dubbi e anticipare le domande dei consumatori, aiutandoli a fare una scelta informata. Sfrutta le tecniche di marketing digitale: investi in SEO per migliorare la visibilità del tuo sito nei motori di ricerca. Utilizza anche il marketing via email e i social media per costruire relazioni con i clienti e promuovere offerte speciali o nuovi prodotti. Considera l'uso di pubblicità a pagamento per raggiungere un pubblico più ampio e aumentare le vendite. Seguendo questi consigli, puoi migliorare significativamente l'efficacia del tuo e-commerce e incrementare le vendite mantenendo i clienti soddisfatti e fidelizzati. Conclusioni Il CRR non deve essere un obiettivo: esso è un valore utile per rendersi conto di quanto la tua azienda è apprezzata dai tuoi clienti, e deve essere migliorato inconsapevolmente. Esso infatti è il riflesso dell'impegno che metti nel soddisfare i tuoi clienti, e deve essere uno sprone ad un continuo innalzamento del livello dei tuoi servizi. Se pensiamo al fatto che un buon CRR indica il mantenimento dei clienti di vecchia data - a prescindere dai deal che sei riuscito a chiudere nel periodo da te scelto per il calcolo - si può in un certo senso dire che il valore di questa metrica è proporzionale ad un risparmio sulla spesa inerente all'attrazione di nuovi lead: in altre parole, un CRR elevato ti permetterà di investire meno sulle campagne di lead generation, e concentrarti ancor di più sui tuoi clienti migliori.
Nel mondo competitivo del business, la capacità di mantenere i clienti esistenti è fondamentale per la crescita e la sostenibilità di un'azienda. Il Customer Churn rate, o tasso di abbandono clienti, è una metrica chiave che misura la percentuale di clienti che interrompono la loro relazione commerciale con un'azienda entro un determinato periodo di tempo. Comprendere e gestire il churn rate è essenziale per le aziende che desiderano mantenere la loro base clienti e massimizzare il valore a lungo termine dei loro clienti. Infatti, quando si analizza l'andamento di un business, considerare i propri fallimenti è importante tanto quanto verificare i propri successi: capire cosa si sbaglia nel proprio approccio di vendita è fondamentale per migliorare le future relazioni con i clienti e mantenerli più a lungo. Ed è esattamente a questo proposito che è nata - negli Stati Uniti ovviamente, come molte delle novità inerenti al settore marketing & sales - una nuova metrica per giudicare la percentuale di clienti persi in relazione al numero di quelli acquisiti: questo numero è stato definito Customer Churn rate, che può essere tradotto come Tasso d'abbandono dei clienti. Un pò macchinoso da pronunciare, per cui manterremo la definizione anglofona. Che cos'è il Customer Churn rate? Come già anticipato, è quella cifra che indica il numero - in percentuale - dei clienti che hai perso in un determinato periodo di tempo: si può calcolare dividendo il numero dei clienti che hanno reciso i contatti in quel lasso di tempo per il numero di clienti che avevi all'inizio dello stesso periodo. Per fare un esempio pratico: se hai iniziato il mese con 400 clienti e lo hai concluso con 380, la tua churn rate è del 5%, poiché hai perso il 5% dei tuoi clienti. In realtà, questo è solo uno dei modi per calcolare questo numero: da azienda ad azienda, può essere più comodo valutare semplicemente il numero di clienti che hanno deciso di abbandonarci, oppure la percentuale del guadagno perso. Da ciò, si può intuire che per alcuni business la churn rate può essere positiva: per esempio, com'è vero che un determinato periodo di tempo può portare alla perdita di clienti, può succedere che - se il business è in incremento - esso veda un guadagno di clienti, portando la churn rate ad un valore negativo, la situazione ideale per un'attività. Come si calcola il tasso di abbandono dei clienti Calcolare il churn rate è un processo fondamentale per le aziende che vogliono valutare il loro grado di fidelizzazione dei clienti. Questa metrica fornisce una panoramica chiara sul tasso di perdita di clienti nel corso di un determinato periodo di tempo e può essere determinante per formulare strategie di retention e migliorare la stabilità del business nel lungo termine. Il metodo per calcolare il churn rate è relativamente diretto. Si inizia registrando il numero totale di clienti all'inizio del periodo preso in considerazione. Questo potrebbe essere un mese, un trimestre o un altro intervallo di tempo rilevante per l'attività dell'azienda. Quindi, si registra il numero di clienti che hanno cessato di fare affari con l'azienda durante lo stesso periodo. Una volta ottenuti questi dati, si procede dividendo il numero di clienti che hanno lasciato l'azienda per il numero totale di clienti all'inizio del periodo. Il risultato di questa divisione viene quindi moltiplicato per 100 per ottenere la percentuale del churn rate. Ad esempio, se un'azienda inizia un trimestre con 1000 clienti e durante quel trimestre ne perde 50, il churn rate sarà del 5%. Questa formula fornisce un'indicazione chiara della percentuale di clienti che l'azienda ha perso nel corso del periodo specifico. Un churn rate più elevato indica una maggiore instabilità nella base clienti, mentre un churn rate più basso suggerisce una maggiore fedeltà dei clienti e una maggiore stabilità commerciale. Monitorare attentamente il churn rate e comprendere le sue cause possono aiutare le aziende a identificare i problemi sottostanti e adottare misure correttive mirate. Queste misure potrebbero includere miglioramenti del prodotto o del servizio, iniziative di fidelizzazione dei clienti, o strategie di comunicazione più efficaci per mantenere i clienti soddisfatti e impegnati nel lungo termine. Perché la churn rate è importante? Per verificare con precisione l'andamento di un business vanno considerati anche i dati negativi - forse con maggior attenzione, addirittura, di quelli positivi - al fine di poter migliorare i punti deboli della propria strategia: osservare dove e perché i clienti decidono che non sei la soluzione migliore per loro è il metodo più adatto per incrementare l'efficacia delle proprie relazioni professionali. Inoltre, avere un dato su cui impostare un obiettivo è fondamentale per poter lavorare meglio: monitorare la propria churn rate mese dopo mese permette di farti capire se stai procedendo nel modo corretto - o se stai sbagliando qualcosa e devi correggere la rotta. Un errore in cui si può ricadere è pensare che la churn rate, con i suoi numeri solitamente molto ridotti, non vada ad influire sul fatturato totale: grave sbaglio. A supporto di questa affermazione, consideriamo i numeri precedentemente utilizzati per l'esempio: 400 clienti ad inizio mese e 20 clienti in meno alla fine del periodo di analisi, per un 5% di churn rate finale. Possiamo anche considerare - per andare incontro alle aziende id dimensioni più modeste - la semplificazione di queste cifre, 20 clienti e un solo abbandono: ciò che ci interessa è la percentuale di rinuncia. Un numero apparentemente insignificante come il 5% può trarre in inganno: quel solo cliente, se mantenuto, poteva generare un incremento di fatturato decisamente maggiore al suo rapporto numerico con gli altri clienti. In altre parole, un cliente solo fa la differenza, soprattutto se ricorrente: il perno di questo ragionamento è il mantenimento di clienti abituali, che forniranno all'azienda un guadagno continuo - e molto meno sudato - dell'intero procedimento di ricerca ed acquisizione di nuovi nomi. Cedendo la parola ai numeri di HubSpot, un incremento del 5% di churn rate può portare addirittura ad aumento del 25% del proprio profitto: nessuna spesa operativa, introiti ripetuti e possibilità di dedicare più tempo al tuo business. La sfida del Churn Rate nella vendita diretta al consumatore (DTC) La vendita diretta al consumatore (DTC) ha rivoluzionato il modo in cui le aziende interagiscono con i propri clienti, consentendo loro di stabilire una connessione diretta e immediata con il pubblico di riferimento. Questa strategia è diventata sempre più popolare nel panorama commerciale contemporaneo, poiché offre agli imprenditori un controllo senza precedenti sull'intera esperienza di acquisto, dall'inizio alla fine. Con la vendita DTC, le aziende possono bypassare intermediari e rivenditori, raggiungendo direttamente i consumatori attraverso canali online, fisici o una combinazione di entrambi. Questo approccio non solo consente un maggiore controllo sui processi di produzione, distribuzione e marketing, ma anche una maggiore capacità di adattamento alle esigenze e ai feedback dei clienti in tempo reale. Tuttavia, nonostante i vantaggi evidenti della vendita DTC, il churn rate rimane una sfida cruciale che le aziende devono affrontare per mantenere la propria competitività nel mercato. Poiché le aziende DTC sono direttamente responsabili della gestione della relazione con i clienti, qualsiasi aumento del churn rate può avere un impatto significativo sulla salute finanziaria e sulla crescita a lungo termine dell'azienda. Un churn rate elevato potrebbe indicare una serie di problemi sottostanti, tra cui la scarsa qualità del prodotto, un'esperienza di acquisto online non ottimale o una comunicazione inefficace con i clienti. Per affrontare efficacemente il churn rate nella vendita DTC, le aziende devono adottare un approccio proattivo che comprenda una serie di strategie mirate. Innanzitutto, è essenziale comprendere appieno le esigenze e le preferenze dei propri clienti attraverso ricerche di mercato approfondite, analisi dei dati e feedback diretto. Questa conoscenza approfondita dei clienti può consentire alle aziende di personalizzare l'esperienza di acquisto, migliorare la qualità del prodotto e offrire un servizio clienti di prima classe. Le aziende DTC devono concentrarsi sull'offerta di un'esperienza di acquisto senza soluzione di continuità, sia online che offline. Ciò significa garantire che i siti web e le piattaforme di e-commerce siano intuitivi, facili da navigare e ottimizzati per la conversione, mentre i punti vendita fisici devono offrire un ambiente accogliente e coinvolgente per i clienti. Inoltre, è importante investire nella formazione del personale per garantire che siano in grado di fornire un servizio clienti eccezionale e risolvere prontamente eventuali problemi o dubbi dei clienti. Queste aziende DTC devono implementare strategie di retention mirate per mantenere alta la fedeltà dei clienti e ridurre al minimo il churn rate. Ciò può includere l'offerta di programmi fedeltà, sconti esclusivi, omaggi e contenuti personalizzati che tengano i clienti impegnati e soddisfatti nel lungo termine. Sebbene la vendita diretta al consumatore offra numerose opportunità per le aziende di stabilire connessioni più profonde e durature con i propri clienti, il churn rate rimane una sfida critica che richiede un'attenzione costante e strategie mirate per essere affrontata con successo. Solo attraverso un impegno continuo per offrire un valore eccezionale ai clienti e per soddisfare le loro esigenze in evoluzione, le aziende DTC possono sperare di mantenere la loro base clienti stabile e in crescita nel lungo termine. Conclusione Mirare ad abbassare la propria Customer Churn è dunque un ottimo modo per incrementare il valore del proprio business. Ecco tre consigli utili per ridurre la churn rate della tua azienda: concentrati sui tuoi clienti migliori: sii realistico e pragmatico, e riconosci che alcuni dei tuoi clienti staranno considerando l'abbandono. Piuttosto che dilapidare le tue risorse - e il tuo tempo - cercando di salvare tutti, mira a mantenere i più promettenti, leali e produttivi: può sembrare cinico, ma non tutti i clienti hanno lo stesso valore; analizza gli abbandoni e traine vantaggio: una volta che un cliente ha deciso di andarsene, non insistere troppo. Se ha già preso una decisione, è giusto rispettarla; ciò non significa che tu non possa chiedere lui cosa lo ha convinto ad andarsene e trarre vantaggio dalla situazione, preparando delle misure preventive per far sì che ciò non riaccada; dimostra ai tuoi clienti che ci tieni: può sembrare banale, ma un costante interesse nei confronti dei tuoi clienti già acquisiti significa molto per loro. Mostra interesse per la loro situazione, tienili informati e fornisci loro informazioni utili e loro saranno ben felici di essere - e rimanere - tuoi clienti. Ricorda: mantenere i propri clienti è ancora più importante di procurarsene di nuovi. Fai in modo che i tuoi acquirenti migliori restino tali!
Nell'era digitale, le ricerche vocali sono diventate una parte fondamentale della nostra interazione quotidiana con i dispositivi. Grazie agli assistenti digitali come Siri, Google Assistant, e Alexa, ora possiamo accedere alle informazioni in modo rapido e semplice, senza nemmeno toccare il nostro smartphone. Questo cambiamento comporta una nuova sfida per i siti web: ottimizzare per le ricerche vocali non è più un'opzione, ma una necessità per garantire visibilità e rilevanza nell'immensa biblioteca di internet. Come possiamo quindi adattare le nostre strategie SEO per soddisfare le esigenze degli utenti che preferiscono parlare piuttosto che digitare? Esploreremo tecniche e consigli su come fare proprio questo. Cos’è la voice search La voice search rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui interagiamo con la tecnologia. Grazie all'avanzamento dell'AI nel comprendere il linguaggio naturale, gli assistenti vocali possono ora fornire risposte precise a comandi e ricerche vocali dirette. Questo implica un adeguamento nelle strategie SEO, dove il focus si sposta dalle parole chiave singole alle keyword long-tail, che riflettono un linguaggio più conversazionale, tipico delle ricerche vocali. Se ad esempio hai una marca di scarpe preferita, il sistema salverà questa informazione e la utilizzerà in futuro. Nel momento in cui imposterai una ricerca vocale per acquistare un paio di scarpe, il sistema in automatico ti fornirà prima i modelli del tuo brand preferito. Entrando più nel tecnico la VEO, acronimo di voice engine optimization che può essere considerato la “cugina” della SEO, richiede due cambiamenti fondamentali in un sito: Le query vocali rispetto a quelle scritte sono più lunghe, mediamente da 2 a 7 parole; Le keyword singole vengono sostituite dalle keyword long-tail. La maggior parte delle richieste degli utenti prevedono delle domande, per questo è opportuno basarsi sulle question words. In pratica, i contenuti di un sito web devono essere pensati e ottimizzati per rispondere alle domande più frequenti che gli utenti possono porre. La rivalutazione di questi parametri è importante per le tue strategie di inbound marketing perché permettono ai tuoi contenuti di essere trovati dagli utenti nelle loro fasi del customer journey. Una volta trovati i tuoi contenuti l'utente potrebbe diventare un lead e, con una buona campagna di lead nurturing, diventare a sua volta un cliente finale. Come ottimizzare siti per le ricerche vocali Per rimanere al passo con l'aumento delle ricerche vocali, è cruciale che i siti web siano veloci, reattivi e ottimizzati per dispositivi mobili. Gli utenti di oggi, abituati alla rapidità di ecommerce e ricerche vocali, si aspettano risposte immediate. Un sito lento o poco responsive può facilmente perdere traffico a favore di competitor più veloci e ottimizzati per le ricerche vocali. Vediamo più nello specifico cosa intendiamo, approfondendo punto per punto. Prima di capire come funziona la ricerca vocale Google o su altri motori di ricerca è opportuno ricordare una cosa: innanzitutto il sito deve essere ottimizzato in chiave SEO. In caso contrario ogni altra strategia basata sulla ricerca vocale risulterebbe fallimentare. Un altro aspetto fondamentale è la velocità di caricamento del sito che deve essere scattante e reattivo, Hubspot CMS rappresenta una piattaforma sicuramente in grado di offrire tutto ciò. L’utente medio non solo è pigro ma anche impaziente, quindi la sua soglia di tolleranza è di massimo 4-5 secondi. Se il tuo sito non si apre in tempi brevi, stai pur certo che l’utente andrà a cercare altrove ciò di cui ha bisogno. Riguardo all’utente medio, tieni a mente un’altra cosa: è “infedele”. Cosa significa? Che se trova un sito più veloce, performante e completo non ci impiegherà molto per abbandonarti e lanciarsi nelle braccia dei competitor, soprattutto se gli forniscono ciò che sta cercando. Per questo motivo il tuo sito deve essere ricco di contenuti pertinenti e di qualità, che diano davvero un valore aggiunto al tuo sito e che conferiscano autorevolezza al tuo brand, facendolo risaltare come un punto di riferimento nel settore. I testi devono essere suddivisi in paragrafi con titoli H1, H2 e H3 e avere una lunghezza adeguata di parole, che mediamente oscilla tra le 500 e le 800 (molto dipende anche dal settore in cui operi). In questo senso un sito Hubspot garantisce sia la velocità di caricamento, il fatto di poter impostare facilmente gli heading tag ma soprattutto di essere desing responsive ossia di essere ottimizzato anche per la versione mobile. Ciò è fondamentale per la vocal search visto che la maggior parte delle ricerche vocali attualmente provengono dagli smartphone. L’importanza degli snippet e del mark-up Per il seo delle ricerche vocali, gli snippet in primo piano e un markup schema ben strutturato sono essenziali. Questi elementi aiutano i motori di ricerca a comprendere e presentare i contenuti del tuo sito in modo efficace, aumentando la probabilità che il tuo sito appaia nei risultati delle ricerche vocali. Che sia una ricerca vocale Android o Apple, gli snippet in primo piano rappresentano, quindi, un fattore fondamentale per raggiungere il successo. Lo snippet è un elemento introdotto da Google per fornire in poche righe una risposta rapida all’utente e si trova nella pagina superiore dei risultati dei motori di ricerca. Google in automatico prende le informazioni necessarie da una pagina web ben strutturata e considerata affidabile, per poi mostrarle al visitatore. Lo snippet riveste quindi un ruolo di primaria importanza, dal momento che viene visualizzato addirittura prima degli annunci. Se il tuo sito viene inserito in uno snippet in primo piano, ci sono maggiori probabilità di apparire anche nei primissimi risultati della ricerca vocale che vengono poi suggeriti agli assistenti digitali. Di pari importanza è il mark-up dello schema, che possiamo considerare una sorta di glossario globale che i motori di ricerca utilizzano per comprendere meglio i contenuti presenti all’interno della pagina di un sito. Questo schema trasmette ai motori di ricerca tutte le informazioni necessarie per capire di cosa si occupa e di cosa tratta un sito o un ecommerce. Così facendo il lavoro dei motori di ricerca è molto più veloce e immediato, anche per quanto riguarda le ricerche vocali. Consigli per ottimizzare le ricerche vocali Ci sono delle “best practices” che consentono di ottimizzare il sito per la ricerca vocale e di proiettarlo verso le prime posizioni dei motori di ricerca. Le strategie possono variare a seconda del business ma, per una panoramica più ampia, ecco alcuni consigli che ti saranno sicuramente molto utili: Focus sulle parole chiave a coda lunga - considera come le persone parlano naturalmente e includi queste espressioni nel tuo contenuto; Usa le schede di Google My Business: Per il local marketing, è fondamentale comunicare la posizione della tua attività in modo chiaro e preciso. Migliora la leggibilità dei contenuti - adatta i tuoi contenuti per rispondere direttamente alle domande degli utenti in modo chiaro e conciso, utilizzando un linguaggio colloquiale ed elenchi puntati. Approfondiamo nei prossimi paragrafi ciascun punto. Potrebbe interessarti leggere il seguente articolo: Vantaggi e svantaggi dell'intelligenza artificiale per ecommerce Focus sulle parole chiave a coda lunga per intercettare le ricerche vocali Le parole chiave possono essere a coda corta oppure a coda lunga. Le parole chiave a coda corta sono generalmente composte da uno o due termini, risultano piuttosto generiche e hanno una concorrenza molto alta. Questo significa che per il tuo sito diventa piuttosto complesso e problematico imporsi e posizionarsi con quella specifica parola chiave a coda corta. Il discorso cambia se facciamo riferimento alle parole chiave a coda lunga, note anche come long-tail keywords, che invece sono più descrittive, dettagliate e caratterizzate da un tasso di conversione più elevato. Le long-tail keywords sono quelle sulle quali devi lavorare per intercettare le ricerche vocali, poiché sono più conversazionali e in un certo senso gli utenti durante la vocal research “conversano” con i dispositivi, ai quali rivolgono domande estremamente specifiche. Per ottimizzare i tuoi contenuti per la ricerca vocale devi: Utilizzare molte parole chiave a coda lunga; Rispondere alle domande in varie “salse” introducendo parole quali: come, perché, dove, quando, cosa, chi ecc.; Usa parole di riempimento, come del, per, tra, sul ecc. che vengono usate nel linguaggio colloquiale e che quindi con ogni probabilità saranno utilizzate anche dagli utenti durante le loro ricerche vocali. Usa le schede di Google My Business per il local marketing Se fai local marketing, quindi i tuoi servizi sono rivolti in un’area geografica limitata e ristretta, le schede di Google My Business rappresentano un validissimo alleato poiché comunicano a Google che la tua attività è operativa in un determinato luogo. Nel momento in cui un utente cerca un negozio specifico in una zona, la tua attività potrebbe classificarsi per quella determinata query di ricerca se lavori correttamente. Google My Business a sua volta fornisce agli utenti tutti i dati della tua attività, inoltre ti aiuta a migliorare la SEO a livello locale. Ricordati di inserire nella scheda la cosiddetta NAP (nome, indirizzo e telefono), fornendo ai potenziali clienti tutti i dati per trovarti e per contattarti. Se lo desideri, per una questione di completezza delle informazioni, puoi aggiungere ulteriori dettagli utili sui servizi e sui prodotti offerti, news, aggiornamenti, eventi, sconti, promozioni, offerte ecc. Migliora la leggibilità dei contenuti Più volte abbiamo sottolineato la necessità di scrivere articoli corretti in italiano, di facile comprensione per gli utenti e in grado di fornire informazioni e dati realmente utili. Tutto questo è ancora valido, ma i contenuti devono essere rivisti per soddisfare i nuovi standard delle ricerche sempre più colloquiali e vicine al linguaggio quotidiano di tutti i giorni. All’interno dei contenuti devono quindi essere inserite preferibilmente domande e risposte brevi e concise, più adatte ad una tipologia di ricerca vocale. Ecco una serie di piccoli consigli per migliorare ulteriormente la leggibilità dei contenuti: Usa un linguaggio colloquiale, inserendo anche parole utilizzate maggiormente nella quotidianità di tutti i giorni o addirittura appartenenti ad uno slang specifico di quel settore; Usa elenchi puntati per rendere più veloce e facile la lettura e un concetto molto più chiaro e accessibile; Includi una sezione specifica dedicata alle FAQ (Frequently Asked Questions), cioè le domande più frequenti che pongono gli utenti così da consentire a Google di estrarre i contenuti più pertinenti secondo la ricerca e usarli come snippet. Conclusioni Se hai un sito o un e-commerce e vuoi migliorarne le prestazioni, non puoi certo ignorare le nuove tendenze come appunto la ricerca vocale destinata a dominare gli anni futuri. In particolare ecommerce e ricerche vocali stanno diventando sempre più intrecciati, con l'intelligenza artificiale che gioca un ruolo cruciale nell'evoluzione del seo per ricerche vocali. Adattarsi a queste tendenze non solo migliorerà la visibilità del tuo sito ma risponderà anche meglio alle esigenze degli utenti, offrendo esperienze di ricerca veloci, accurate e soddisfacenti. Image by user18526052 on Freepik
In un'era dove la gestione efficace delle relazioni con i clienti è cruciale, HubSpot emerge come una solida piattaforma CRM, notevole per la sua capacità di adattarsi dinamicamente ai bisogni in costante evoluzione delle imprese. Il segreto di questa adattabilità sta nella sua integrazione fluida con un'ampia varietà di applicazioni disponibili nel HubSpot App Marketplace. Queste integrazioni arricchiscono HubSpot, trasformandolo da un potente sistema CRM in una soluzione ancora più completa, su misura per le esigenze di ogni business. Il Marketplace di HubSpot si presenta come una fonte preziosa per le aziende in cerca di modi per rafforzare la loro strategia in ambiti come marketing, vendite, assistenza clienti e operazioni. Con un assortimento diversificato di app, ognuna progettata per potenziare ed estendere le capacità di HubSpot in modi distinti e creativi, il Marketplace offre opzioni per ogni fase del percorso del cliente. In questo articolo approfondiremo come le integrazioni disponibili nel HubSpot App Marketplace possano migliorare l'utilizzo del CRM HubSpot, rendendo i processi più efficaci, personalizzati e produttivi. Vedremo in che modo queste app non solo potenziano le funzionalità preesistenti di HubSpot, ma introducono anche nuove funzionalità, supportando le aziende nel mantenersi competitive in un mercato che cambia rapidamente. Perché scegliere un CRM integrabile La scelta di un CRM integrabile è un elemento fondamentale per un'azienda che mira a crescere e ad adattarsi efficacemente nel contesto digitale attuale. HubSpot, come piattaforma CRM all-in-one, dimostra il suo valore non solo per le sue funzionalità intrinseche ma anche per la sua capacità di integrarsi in modo naturale con una vasta gamma di software di terze parti. Questa versatilità apre la porta a numerosi vantaggi strategici. Vediamoli di seguito: Integrazione e sincronizzazione totale: HubSpot permette una perfetta integrazione con gli strumenti più utilizzati nelle aziende, garantendo la sincronizzazione e l'allineamento dei dati tra le diverse unità di business. Questo allineamento è fondamentale per garantire coerenza ed efficienza nelle operazioni e nelle strategie di marketing, vendita e customer service. Versatilità nelle operazioni: a differenza di altri CRM, HubSpot offre una varietà di integrazioni che vanno oltre i limiti interni della piattaforma, abbracciando strumenti esterni. Questo permette alle aziende di utilizzare HubSpot come nucleo centrale da cui gestire attività variegate, basandosi su un unico deposito di dati condivisi. Automazione e personalizzazione: le integrazioni disponibili per HubSpot come Shopify per l'e-commerce, o strumenti come Lucky Orange per l'analisi dettagliata del comportamento degli utenti sul sito, permettono di automatizzare e personalizzare le attività di marketing in base alle interazioni e ai dati raccolti dai clienti. Miglioramento continuo e aggiornamento: HubSpot si rinnova costantemente, ampliando le sue capacità di integrazione con nuove app e sistemi. Questo assicura che la piattaforma rimanga sempre al passo con le ultime tendenze e tecnologie, offrendo alle aziende gli strumenti per rimanere competitive. Facilità di integrazione e gestione: grazie alle sue API e ai diversi connettori disponibili sul mercato, HubSpot facilita l'integrazione con sistemi di terze parti, rendendo il processo di integrazione semplice e privo di rischi di perdita di dati. Questo rende HubSpot una scelta ideale per le aziende che cercano una soluzione CRM che si adatti senza problemi al loro ecosistema tecnologico esistente. Approfondiamo nel prossimo paragrafo come fare per scegliere le App da integrare con il tuo CRM. Potrebbe interessarti leggere anche i seguenti articoli: HubSpot, un’unica soluzione per automation marketing e vendite 5 errori di marketing automation da evitare CRM Cloud vs On-Premise: vantaggi e svantaggi delle due possibilità Programmatic Advertising: cos'è e perché è utile Remarketing e retargeting: differenze e come sfruttarli nell'ecommerce Come scegliere le App giuste per il tuo CRM HubSpot Nel selezionare le integrazioni più adatte per HubSpot, è fondamentale considerare le specifiche esigenze e gli obiettivi della tua azienda. Sincronizzazione dei dati: assicurati che le integrazioni con altri CRM permettano una sincronizzazione fluida dei dati, per mantenere la coerenza delle informazioni tra le diverse piattaforme. Compatibilità e facilità d'uso: scegli integrazioni che siano compatibili con i tuoi sistemi esistenti e che offrano un'interfaccia user-friendly, per ridurre la curva di apprendimento e facilitare l'adozione da parte del team. Sicurezza dei dati: considera la sicurezza dei dati una priorità. Le integrazioni dovrebbero garantire la protezione dei dati sensibili e la conformità con le normative vigenti, come il GDPR. Cos’è l’App marketplace di Hubspot L'App Marketplace di HubSpot è una componente essenziale nell'ambito del sistema HubSpot, funzionando come una piattaforma dove gli utenti possono esplorare e integrare un'ampia varietà di applicazioni nel loro ambiente HubSpot. Questo marketplace è stato creato per ampliare e arricchire le funzionalità del CRM di HubSpot, proponendo soluzioni su misura per rispondere alle diverse necessità aziendali in svariati settori. Nel Marketplace di HubSpot, è possibile trovare un'ampia selezione di app che coprono aree come marketing, vendite, assistenza clienti, gestione dei dati e ottimizzazione della produttività. L'utilizzo del marketplace è intuitivo e accessibile: gli utenti possono cercare le app in base a specifiche esigenze di business o tramite il nome dell'applicazione. Possono anche navigare attraverso collezioni selezionate o utilizzare filtri per affinare la ricerca per categoria. Per ogni app di interesse, è possibile approfondire i dettagli, come le caratteristiche principali, i requisiti tecnici, le politiche sulla privacy e le opzioni di tariffazione. Il Marketplace di HubSpot si distingue per la sua natura dinamica e in costante aggiornamento, con l'aggiunta e l'aggiornamento periodico delle app per rimanere al passo con le novità del settore e le mutevoli esigenze del mercato. Questo assicura che gli utenti di HubSpot abbiano sempre a disposizione le soluzioni più innovative, potendo integrare nuove tecnologie nel loro ecosistema in modo da ottimizzare l'utilizzo del CRM. Approfondiamo nel prossimo paragrafo come funziona l’App marketplace. Come funziona l’App marketplace L’App Marketplace di Hubspot ha un funzionamento molto intuitivo, anche per coloro che sono neofiti. È sufficiente scrivere nella barra di ricerca l’esigenza che si ha o se la si conosce, direttamente il nome dell’App. A sinistra della barra di ricerca c’è un menù a tendina che ti permette di filtrare la tua ricerca per categoria. Il sistema ti restituisce una serie di nomi di App, di cui puoi leggere dettagliatamente le caratteristiche e poi scegliere di installarle o meno. Ti è sufficiente cliccare sull’App e verrai direzionato su di una pagina che ti racconterà tutto dell’App da integrare. Se vuoi saperne di più in merito a come collegare le app a Hubspot, visita la pagina del knowledge base di Hubspot e scopri tutti i dettagli che ti interessano. Conclusioni L'importanza dell'integrazione in un sistema CRM nel contesto aziendale moderno non può essere sottovalutata. In un'epoca in cui l'efficienza, la personalizzazione e l'adattabilità sono più cruciali che mai, la capacità di un CRM di integrarsi con una vasta gamma di applicazioni diventa un fattore determinante nel suo successo. L'integrazione del CRM non solo semplifica e ottimizza i processi aziendali, ma apre anche la strada a un'analisi più profonda e a una comprensione più accurata dei clienti, contribuendo direttamente alla crescita e al successo dell'azienda. In questo scenario, HubSpot si posiziona come una scelta eccellente per le aziende di ogni dimensione. Con il suo App Marketplace, HubSpot offre un'eccezionale flessibilità e un'ampia gamma di opzioni di personalizzazione, rendendolo un sistema CRM altamente adattabile a svariate esigenze aziendali. Che si tratti di migliorare le strategie di marketing, ottimizzare i processi di vendita, migliorare l'assistenza clienti o incrementare la produttività generale, HubSpot fornisce gli strumenti necessari per raggiungere questi obiettivi. La forza di HubSpot risiede nella sua capacità di integrare senza soluzione di continuità con un'ampia varietà di app e strumenti, offrendo soluzioni su misura che si adattano alle specifiche esigenze aziendali. Questa caratteristica, unita alla costante evoluzione e aggiornamento del suo Marketplace, assicura che le aziende possano sempre accedere alle tecnologie più recenti e più efficaci. Inoltre, la facilità d'uso, la sicurezza dei dati e la robusta assistenza clienti di HubSpot ne fanno una scelta ideale sia per le piccole imprese sia per le grandi organizzazioni.
Sai cos’è il podcasting marketing? Negli ultimi anni, il podcasting è emerso come un elemento cruciale all'interno delle strategie di marketing aziendale, svelando il suo notevole potenziale, specialmente per la generazione di lead qualificati. Questo formato di contenuto audio digitale ha catturato l'attenzione degli ascoltatori, dimostrando di essere un mezzo altamente efficace per la condivisione di informazioni in modo coinvolgente. Contemporaneamente, nel campo della pubblicità, il podcasting ha conquistato una posizione di rilievo, emergendo come il canale ideale per promuovere prodotti e servizi direttamente e con grande impatto tra i potenziali clienti. Molte aziende hanno adottato il podcasting come il mezzo preferito per comunicare con il loro pubblico, e i risultati positivi in termini di conversione hanno confermato la saggezza di questa scelta strategica. Il Podcasting Marketing, ovvero l'utilizzo dei podcast come strumento di marketing per la promozione di prodotti, servizi o marchi, è stato abbracciato da aziende di tutte le dimensioni. Questo formato audio digitale offre un'ampia gamma di possibilità per le imprese. Possono creare i propri podcast in cui condividono conoscenze rilevanti sul loro settore, offrono preziosi consigli, intervistano esperti del settore o conducono tavole rotonde in formato audio. Questa strategia non solo consente di consolidare la presenza del marchio ma permette anche di costruire una base di fan fedeli all'interno di una nicchia di mercato specifica. In alternativa, le aziende possono optare per la sponsorizzazione di podcast già esistenti. In questa modalità, versano un compenso per inserire annunci o messaggi promozionali all'interno degli episodi di podcast di successo che raggiungono il loro pubblico target. Questa tattica si dimostra particolarmente vantaggiosa, in quanto consente di raggiungere direttamente un pubblico interessato e rappresenta un modo efficace per aumentare la visibilità del marchio. Nel paragrafo successivo, approfondiremo ulteriormente il fenomeno in rapida crescita del podcasting e analizzeremo in dettaglio i vantaggi che questa scelta offre alle aziende nell'era digitale. Podcast marketing: l'aumento della popolarità dei podcast Il podcasting marketing è un trend che stava già guadagnando notorietà prima della pandemia, ma durante il lockdown ha assunto un ruolo cruciale nelle strategie pubblicitarie e di inbound marketing delle aziende. Il tasso di crescita annuale del podcasting è in costante aumento, e questa tendenza è facilmente comprensibile. Le vite delle persone sono diventate sempre più frenetiche, con poco tempo da dedicare alla lettura di articoli o all'analisi di contenuti complessi. Il podcast si inserisce perfettamente in questa realtà, offrendo la possibilità di informarsi su argomenti specifici senza richiedere un impegno eccessivo di tempo o attenzione. Questo ha portato a una chiara deduzione: il podcasting rappresenta un ottimo strumento per la pubblicità. Tuttavia, è importante sottolineare che ci sono regole e linee guida da seguire quando si intraprende il podcast advertising. La chiave del successo sta nel saper creare contenuti pubblicitari che si integrino in modo naturale all'interno degli episodi dei podcast, evitando intrusioni o interruzioni sgradevoli per gli ascoltatori. Nel paragrafo successivo, esamineremo in dettaglio queste regole e scopriremo come sfruttare al meglio il podcasting come strumento efficace di pubblicità aziendale. Podcasting advertising: il boom di un trend Il podcast è un trend che funzionava bene già da prima della pandemia. In seguito però al lockdown, il podcasting ha assunto un ruolo determinante nelle strategie pubblicitarie e di inbound marketing. Il tasso di crescita annuale del podcasting mostra una netta propensione verso questa modalità comunicativa. La motivazione non è difficile comprenderla: le vite delle persone sono diventate molto impegnate e difficilmente si trova il tempo di leggere un articolo. Il podcast in questo senso combacia il perfetto desiderio di informarsi su degli argomenti specifici, con quello di non impegnare tutte le proprie energie e attenzioni su di una sola azione. Da qui è divenuto facile dedurre poi che il podcasting potesse diventare un ottimo modo anche di fare pubblicità. Chiaramente però ci sono delle regole da seguire quando si fa podcast advertising. Vediamo nel prossimo paragrafo di quali si tratta. Potrebbe interessarti leggere i seguenti articoli: Marketing One-to-One: Cos'è e come funzionano le strategie Strategie vincenti di email marketing Come integrare una strategia di podcasting di successo nel marketing aziendale I podcast advertising sono forme di pubblicità che si manifestano mediante spot audio durante gli stessi podcast. Questa tipologia di pubblicità è divenuta molto più impattante rispetto ad altre, in quanto: profila il target meglio di una pubblicità classica, intercettando pubblico di qualità; è in grado di intercettare meglio anche il pubblico più giovane; offre al target la possibilità di avere il pieno controllo di quale argomento ascoltare. A differenza per esempio di piattaforme come Youtube, l’annuncio pubblicitario non viene saltato, perché non se ne ha proprio la possibilità. All'interno del mondo del podcast advertising, emergono tre categorie principali di approcci pubblicitari: Podcast Standard: In questo modello, le aziende o gli sponsor pagano gli host dei podcast, i team di produzione o le aziende stesse per ottenere spazi pubblicitari all'interno delle trasmissioni. Questi annunci possono essere pre-registrati o letti dagli stessi conduttori e possono essere fissi o dinamici; Affiliate Marketing: Questa strategia si concentra sulla monetizzazione dei podcast attraverso recensioni di prodotti. I conduttori dei podcast promuovono prodotti o servizi che conoscono e in cui hanno fiducia, utilizzando link di affiliazione nelle note o trascrizioni dello show. Spesso, vengono offerti codici coupon per incentivare gli ascoltatori all'acquisto; Branded Content: In questa categoria, le aziende creano contenuti propri, integrati nell'ambito del podcast. L'obiettivo è offrire al pubblico contenuti di valore che aumentino l'engagement e la consapevolezza del brand, costruendo la reputazione e la credibilità aziendale e, di conseguenza, stimolando le vendite. Come si può comprendere il podcasting advertising diventa sempre più specifico e personalizzato per le aziende, che oggi hanno maggiori possibilità di farsi conoscere. Tipologie di Podcast advertising Le modalità di podcasting advertising sono diverse. Vediamo di seguito quali sono. Annunci incorporati - il podcast advertising in questo caso è un messaggio pubblicitario facente parte del contenuto del podcast, che viene registrato durante il record dell’originale, restando quindi una parte permanente dell’episodio. Non è ovviamente modificabile e l’annuncio del brand resta in pratica fisso nell’episodio “N” del podcast. In questo modo lo stesso host diviene veicolo promozionale; Annunci inseriti dinamicamente - Viene diffuso attraverso un server pubblicitario e inserito nel momento in cui viene richiesto un file podcast. Gli annunci dinamici, già registrati in anticipo, vengono inseriti in modo selettivo all'interno di un episodio podcast. Questi annunci possono essere registrati dagli inserzionisti stessi o da terze parti, e spiccano facilmente rispetto al resto della trasmissione. Questa evidente distinzione consente agli ascoltatori di saltarli con facilità. Dato che questi annunci non sono incorporati direttamente nell'episodio del podcast, è possibile modificarli in modo semplice, persino dopo il rilascio dell'episodio stesso. Questa flessibilità deriva dal fatto che gli annunci dinamici possono essere adattati in base al contenuto dell'episodio, alle caratteristiche demografiche degli ascoltatori e ai tempi delle promozioni. Ora che ci siamo concentrati sulle potenzialità del podcast e quante tipologie ce ne sono, approfondiamo quali sono i vantaggi nel prossimo paragrafo. Vantaggi del Podcasting advertising per le aziende Sia il podcasting advertising incorporato che quello dinamico presentano vantaggi e svantaggi, vediamo nello specifico di cosa si tratta. Gli annunci incorporati offrono un notevole vantaggio sia all’host che al brand. L’host ha l’opportunità di diventare autorevole per la materia che tratta, infatti solitamente queste persone divengono influencer, nell’ottica in cui sono esperti della materia di cui parlano. Lo svantaggio è che il podcast advertising incorporato non può essere preso in considerazione per le offerte stagionali, così come non è possibile fare dei test per valutare quale tipo di creatività coinvolge di più il pubblico. Gli annunci dinamici hanno il vantaggio di poter prendere in considerazione la stagionalità di un prodotto o servizio, avendo sempre a continua disposizione nuovi dati da analizzare, in base ai quali si possono decidere operazioni di marketing specifiche. Lo svantaggio è che questo tipo di pubblicità è meno efficiente rispetto a quella integrata, in merito alla risposta diretta e al ROI. Un altro aspetto che un’azienda deve considerare è il costo del podcast advertising. In linee generali queste sono le differenze: Posizionamento dello spot - la distinzione che bisogna fare è tra: Pre - roll: annunci inseriti all’inizio del podcast (15-30 secondi); Mid - roll: annunci riprodotti nel mezzo dell’episodio (30-90 secondi); Post - roll - annunci riprodotti alla fine di un episodio (15-30 secondi); Modello di sponsorizzazione CPM (costo per mille). Costo per ogni mille impressioni o riproduzioni dell’audio. Consigliato per i podcast impegnativi; CPA (costo per acquisizione). Costo di un modello di marketing di affiliazione. In questa tipologia di modello funzionano molto i codici sconto o codici promozionali; Forfettario - costo fisso che viene accordato tra brand e azienda. Ora che abbiamo compreso tutto su tipologie, costi e modelli, approfondiamo nel prossimo paragrafo come creare una strategia di podcasting di successo nel marketing aziendale. Come integrare una strategia di podcasting di successo nel marketing aziendale Integrare una strategia di podcasting di successo in un contesto di marketing aziendale richiede una pianificazione oculata e una comprensione approfondita del proprio pubblico di riferimento. In primo luogo, è fondamentale definire gli obiettivi chiave: se si tratta di aumentare la consapevolezza del brand, creare un rapporto più intimo con i clienti o promuovere prodotti e servizi specifici. Una volta stabiliti gli obiettivi, è essenziale sviluppare contenuti podcast di alta qualità, capaci di coinvolgere ed educare l'audience. Questi contenuti dovrebbero essere mirati, pertinenti e rispecchiare l'identità del brand. Oltre a creare contenuti interessanti, è importante adottare una pianificazione regolare e coerente per mantenere l'attenzione degli ascoltatori nel tempo. Collaborazioni con influencer del settore o esperti riconosciuti possono arricchire ulteriormente il valore dei podcast aziendali. È cruciale anche promuovere i podcast attraverso i canali appropriati, sfruttando i social media, il sito web dell'azienda e altri mezzi di comunicazione. Ad esempio, una linea strategica che può andare di pari passo con il podcasting marketing, è quella di content marketing. Ad esempio, all’interno di un articolo, nell’introduzione, può essere incluso il podcast sul tema trattato dall’articolo. In questo modo sia chi ha tempo per leggere, sia chi invece vuole mantenersi aggiornato, ma deve comunque dedicarsi ad altro, può restare informato ascoltando il podcast. Ad ogni modo è molto importante monitorare attentamente le metriche di ascolto e raccogliere il feedback dell'audience, in modo tale che la strategia possa essere costantemente ottimizzata.. Tutto questo inoltre deve essere integrato con il CRM, in modo da usare i dati derivanti dai podcast per fare ulteriori azioni di marketing per accompagnare il contatto acquisito alla vendita. L'integrazione di una strategia di podcasting ben pianificata può fornire all'azienda una voce autorevole nel settore, rafforzare i legami con il pubblico e raggiungere nuove vette di successo nel marketing. Conclusioni Il podcasting marketing si è affermato come una rivoluzione nel panorama del marketing, dimostrando un impatto significativo e una risposta positiva da parte del pubblico. Questa forma di comunicazione ha saputo cogliere il crescente interesse delle persone per il podcasting, sia in termini di informazione che di intrattenimento. Nel campo pubblicitario, il podcasting si è dimostrato un canale altamente efficace, in grado di combinare informazione e promozione in modo coinvolgente ed efficace. L'esplosione del podcasting advertising, poi, è stata alimentata dal suo adattamento alle dinamiche della vita moderna, in cui il tempo è prezioso e le persone cercano modalità di fruizione flessibili e multitasking. Il podcast offre una soluzione ideale, consentendo agli ascoltatori di informarsi e divertirsi senza dover dedicare un'attenzione esclusiva. In una strategia di Inbound Marketing avvalersi del podcasting advertising può sicuramente rappresentare una scelta corretta per fare lead generation. Hubspot rappresenta un CRM in cui è possibile integrare questa modalità di pubblicità e analizzarne i risultati. Per ulteriori informazioni ti consigliamo di scaricare il nostro ebook gratuito sulla lead generation.
Il marketing funnel, o imbuto di marketing, è un modello concettuale utilizzato per descrivere il percorso che un potenziale cliente segue dalla prima fase di consapevolezza dell’esistenza di un prodotto o servizio, fino all'acquisto effettivo dello stesso. Questo modello è fondamentale per capire e ottimizzare le strategie di Inbound marketing, le quali si focalizzano su come attrarre i clienti attraverso contenuti rilevanti e utili, piuttosto che intrusivi. L'ottimizzazione del marketing funnel aiuta le aziende a guidare più efficacemente i potenziali clienti attraverso le varie fasi di consapevolezza, considerazione e decisione, massimizzando così le opportunità di conversione e successo commerciale. Il marketing funnel si articola attraverso 3 fasi, anche descritte come quelle che delineano il percorso dell’utente verso il passaggio da lead a contatto. Parliamo delle fasi di awareness, consideration, decision. L’obiettivo di un funnel è quello di fare in modo che il target si convinca ad acquistare un prodotto o servizio di un’azienda. Approfondiamo nel prossimo paragrafo come si fa un funnel marketing, da cosa bisogna partire. Come si fa funnel marketing Il funnel marketing, come abbiamo spiegato anche nel precedente paragrafo è una strategia di business che impone il susseguirsi di una serie di azioni di marketing. Un esempio di strada possibile da seguire è la seguente: Creazione di landing page: fondamentali per acquisire nuovi lead. Esempio: una pagina che offre un ebook gratuito in cambio dell'indirizzo email del visitatore. Generazione di traffico: usare metodi come annunci a pagamento e social media per indirizzare le persone alle landing page. Utilizzo di Lead Magnet: per raccogliere email, ad esempio offrendo risorse gratuite come guide o webinar. Campagna di email marketing: per costruire relazioni e guidare i lead verso l'acquisto. Analisi e ottimizzazione: monitorare costantemente le prestazioni del funnel e apportare miglioramenti. Chiaramente, per capire se la strada ha funzionato, quindi se ci sono state conversioni, è necessario analizzare bene i dati e valutare cosa ha funzionato e cosa no. In base a questa linea è possibile quindi stabilire la prossima mossa. L’importante quando si acquisiscono nuovi clienti, è di non abbandonarli in seguito alla loro conversione e di reputare quindi concluso il proprio lavoro. Prima abbiamo accennato alle 3 fasi protagoniste di un funnel marketing, approfondiamo quali sono nel prossimo paragrafo. Potrebbe interessarti leggere i seguenti articoli: Campagna di inbound marketing: cos'è e come si fa Che cos’è un Buyer Personas, a cosa serve ed esempi utili Content marketing: cos'è, esempi e come pianificare una strategia Funnel Marketing: le 3 fasi del percorso Il funnel marketing si articola in tre fasi fondamentali che descrivono il percorso di un potenziale cliente: dalla prima consapevolezza del prodotto o servizio, fino alla decisione di acquisto. Le 3 fasi del funnel marketing sono: Awareness (Consapevolezza). Questa fase riguarda la creazione della consapevolezza del brand o del prodotto tra il pubblico. In questa tappa, i potenziali clienti vengono a conoscenza del prodotto o servizio, spesso attraverso campagne di marketing, contenuti sui social media o pubblicità. Consideration (Considerazione). In questa fase, i potenziali clienti valutano attivamente il prodotto o servizio come una possibile soluzione alle loro esigenze o problemi. Qui, il contenuto informativo ed educativo, come blog, webinar, e recensioni di prodotti, gioca un ruolo chiave. Decision (Decisione). L'ultima fase, in cui i clienti prendono la decisione finale di acquisto. Le attività di marketing qui sono focalizzate su offerte, dimostrazioni di prodotto, testimonianze e incentivi, al fine di convertire il lead in un cliente effettivo. Queste fasi sono essenziali per comprendere come attrarre e convertire i potenziali clienti, utilizzando strategie mirate in ogni step del processo. Comprendere e ottimizzare ciascuna di queste fasi è cruciale per massimizzare l'efficacia del marketing Inbound e migliorare i risultati complessivi della strategia di vendita. Approfondiamo con degli esempi ogni fase del funnel. Awareness La fase di Awareness nel funnel marketing è dedicata alla creazione di consapevolezza del brand, prodotto o servizio. In questa tappa iniziale, l'obiettivo è catturare l'attenzione del pubblico e informarlo dell'esistenza del prodotto o del servizio offerto. Nella maggior parte dei casi, non si conosce l’azienda e non si ha confidenza con la sua offerta, motivo per cui questa è reputata una delle fasi più delicate del funnel. Anche un semplice e minimo errore può decretare l’abbandono da parte del cliente. Le strategie utilizzate solitamente includono pubblicità, contenuti sui social media, articoli di blog, PR e altri metodi di marketing digitale. L'intento è quello di raggiungere un pubblico ampio e diversificato, creando interesse e curiosità verso il marchio o l'offerta. Questa è una fase cruciale, poiché pone le basi per le interazioni future con i potenziali clienti. Un esempio di come possiamo agire nella fase awareness è il seguente. Campagne pubblicitarie digitali: utilizzo di piattaforme come Google Ads o social media per creare annunci mirati che aumentano la visibilità del brand. Content marketing: pubblicazione di articoli di blog, video, infografiche, o podcast che attirano l'attenzione e informano il pubblico sul brand o sui suoi prodotti. Social media marketing: attività su piattaforme social come Facebook, Instagram, e LinkedIn per raggiungere un vasto pubblico e aumentare la consapevolezza del brand. Eventi e sponsorizzazioni: partecipazione a eventi di settore o sponsorizzazione di eventi per aumentare la visibilità del marchio. PR e media relation: collaborazione con i media per ottenere copertura e visibilità attraverso comunicati stampa, interviste, e articoli. Consideration La fase di consideration è la fase del funnel di marketing in cui si creano le basi solide per l’acquisizione di un nuovo cliente. È una fase delicata, dove un minimo errore può far perdere il contatto. In questo momento, il consumatore sta valutando attentamente le sue opzioni, confrontando i vantaggi e gli svantaggi dei diversi prodotti o servizi disponibili sul mercato. Il nostro compito è quello di influenzare positivamente questa fase, offrendo informazioni pertinenti, dimostrando il valore del proprio prodotto o servizio e creando un legame emotivo con il cliente potenziale. La brand consideration si basa sulla comprensione delle esigenze e dei desideri del consumatore, e mira a fornire loro le informazioni necessarie per prendere una decisione informata. È una parte cruciale del percorso del cliente e può influenzare notevolmente il successo di un'azienda nel mercato. Approfondiamo nel prossimo paragrafo come possiamo guidare il consumatore all’acquisto. Agire in modo strategico utilizzando strumenti di marketing come blog, annunci pubblicitari (ads), email marketing (DEM), e SMS è determinante per diversi motivi: fornire informazioni rilevanti: i blog consentono all'azienda di condividere informazioni dettagliate sui propri prodotti o servizi, rispondendo alle domande e alle preoccupazioni dei consumatori potenziali. Gli annunci pubblicitari possono evidenziare i punti di forza del prodotto o servizio. Le email marketing e gli SMS possono contenere offerte speciali o informazioni promozionali che attirano l'attenzione del consumatore; costruire fiducia: durante la fase di consideration, i consumatori cercano di comprendere se un prodotto o servizio soddisferà le loro esigenze. L'utilizzo del content marketing, di blog informativi e contenuti di qualità può aiutare a stabilire l'azienda come un esperto nel settore, contribuendo a creare fiducia nei confronti del marchio; targeting specifico: gli annunci pubblicitari online consentono di raggiungere in modo mirato il pubblico giusto, mostrando i messaggi di marketing alle persone che sono più propense a essere interessate al prodotto o servizio in questione; personalizzazione: le email marketing (DEM) e gli SMS possono essere personalizzati in base alle preferenze e al comportamento dei consumatori, offrendo loro contenuti pertinenti e offerte su misura; rimozione degli ostacoli: attraverso le varie tattiche di marketing, è possibile affrontare le preoccupazioni o gli ostacoli che i consumatori potenziali potrebbero avere riguardo all'acquisto, aiutandoli a superarli e a prendere una decisione positiva; mantenere l'attenzione: la consideration può essere un periodo prolungato durante il quale i consumatori valutano attentamente le loro opzioni. Utilizzare una combinazione di blog, annunci, email e SMS può mantenere il marchio e il prodotto in cima alla mente del consumatore durante questo processo. Consideration marketing: come guidare il consumatore all’acquisto Per guidare efficacemente un consumatore attraverso la fase di consideration e convincerlo all'acquisto, è fondamentale adottare una strategia mirata. Come possiamo farlo? Agendo in modo strategico e utilizzando strumenti di marketing come blog, annunci pubblicitari (ADS), email marketing (DEM), e SMS, il tutto coordinato grazie a software come i CRM. Vediamo nello specifico in che modi questi strumenti possono guidare il consumatore. Fornendo informazioni rilevanti: i blog consentono all'azienda di condividere informazioni dettagliate sui propri prodotti o servizi, rispondendo alle domande e alle preoccupazioni dei consumatori potenziali. Gli annunci pubblicitari possono evidenziare i punti di forza del prodotto o servizio. Le email marketing e gli SMS possono contenere offerte speciali o informazioni promozionali che attirano l'attenzione del consumatore; costruendo fiducia: durante la fase di consideration, i consumatori cercano di comprendere se un prodotto o servizio soddisferà le loro esigenze. L'utilizzo di blog informativi e contenuti di qualità può aiutare a stabilire l'azienda come un esperto nel settore, contribuendo a creare fiducia nei confronti del marchio; individuando un targeting specifico: gli annunci pubblicitari online consentono di raggiungere in modo mirato il pubblico giusto, mostrando i messaggi di marketing alle persone che sono più propense a essere interessate al prodotto o servizio in questione; personalizzando le azioni: le email marketing (DEM) e gli SMS possono essere personalizzati in base alle preferenze e al comportamento dei consumatori, offrendo loro contenuti pertinenti e offerte su misura; rimuovendo gli ostacoli: attraverso le varie tattiche di marketing, è possibile affrontare le preoccupazioni o gli ostacoli che i consumatori potenziali potrebbero avere riguardo all'acquisto, aiutandoli a superarli e a prendere una decisione positiva; mantenendo l'attenzione: la consideration può essere un periodo prolungato durante il quale i consumatori valutano attentamente le loro opzioni. Utilizzare una combinazione di blog, annunci, email e SMS può mantenere il marchio e il prodotto in cima alla mente del consumatore durante questo processo. Qualsiasi azienda entri nel business del digital marketing, sa che costruire una strategia di funnel marketing efficace è fondamentale. Approfondiamo nel prossimo paragrafo il perché di questa affermazione. Decision La fase Decision del funnel marketing è il momento in cui i potenziali clienti decidono se acquistare o meno il prodotto o servizio offerto. In questa fase, le azioni di marketing si concentrano su: Offerte e promozioni: proporre sconti limitati nel tempo, pacchetti speciali od offerte esclusive per incentivare l'acquisto. Prove e dimostrazioni: fornire demo del prodotto, campioni gratuiti o versioni di prova per permettere ai clienti di testare il prodotto prima dell'acquisto. Testimonianze e recensioni: utilizzare feedback positivi di altri clienti per aumentare la fiducia nel prodotto o servizio. Follow-up personalizzato: invio di email o messaggi personalizzati che rispondono a dubbi specifici o offrono assistenza personalizzata per la decisione di acquisto. Costruire una strategia di Inbound marketing: perché conviene a un’azienda Adottare una strategia di inbound marketing è una scelta fondamentale per le aziende, poiché offre numerosi vantaggi che possono avere un impatto significativo sul successo complessivo. Innanzitutto, il funnel fornisce un quadro chiaro e strutturato per comprendere il percorso del cliente, dalla fase iniziale di sensibilizzazione fino all'acquisto effettivo e, in alcuni casi, oltre l'acquisto stesso. Questa suddivisione in fasi consente alle aziende di identificare con precisione dove si trovano i potenziali clienti nel processo decisionale e di adottare approcci mirati per catturare l'attenzione e convincerli. Inoltre, l'inbound marketing permette alle aziende di ottimizzare le proprie risorse, concentrando gli sforzi e le risorse sulla conversione dei lead più promettenti. Ciò significa che le aziende possono massimizzare l'efficienza e ottenere un migliore ritorno sull'investimento (ROI) dalle proprie attività di marketing. Oltre a ciò, la strategia dell'inbound marketing promuove una comunicazione mirata e personalizzata con i clienti potenziali, aumentando le probabilità di conversione. Un altro vantaggio significativo è la possibilità di misurare e analizzare i risultati in ogni fase del funnel, consentendo alle aziende di apportare miglioramenti continui e ottimizzare la strategia di marketing. In questo caso è molto utile avere un progetto CRM, che aiuta l'impresa a raccogliere dati, segmentare e avere la percezione dei problemi che ci sono in tutta la strategia di marketing. Inoltre, il funnel marketing favorisce l'acquisizione di dati preziosi sui comportamenti e le preferenze dei clienti, che possono essere utilizzati per adattare ulteriormente le tattiche di marketing e perfezionare le strategie di vendita. È soprattutto la fase di analisi dei dati che ci aiuta a capire come procedere e che decisioni prendere per il futuro, in merito alla nostra strategia di marketing. A volte capita di dover cambiare piano di marketing strada facendo, poiché ci si rende conto che in realtà i dati ci dicono cose diverse da quelle che pensavamo. Conclusioni In conclusione, l'inbound marketing si dimostra sempre più cruciale nell'ambito delle strategie di marketing moderno. Attraverso un approccio centrato sul cliente, l'inbound marketing attira, coinvolge e fidelizza i clienti in modo efficace. Inoltre, l'implementazione di un progetto CRM (Customer Relationship Management) può essere fondamentale per gestire e migliorare le relazioni con i clienti, raccogliendo dati preziosi che alimentano strategie sempre più mirate. In sintesi, un'efficace strategia di inbound marketing, integrata con un progetto CRM ben strutturato, può portare a un incremento delle conversioni, della fedeltà dei clienti e del successo aziendale nel mercato competitivo di oggi.